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Due studenti RUFA con un’app conquistano il mercato high tech in UK

Lorenzo Perniciaro e Adam Lamkharbech presentano Alfred, il maggiordomo “smart”

Lorenzo Perniciaro e Adam Lamkharbech sono due studenti RUFA che, parallelamente agli studi, hanno saputo creare le basi per un lavoro di grande successo. Mettendo in pratica quanto imparato in Accademia nella disciplina del Graphic Design, hanno realizzato un’applicazione per smartphone che oggi è tra le più attenzionate dai grandi gruppi dell’high tech a livello mondiale. L’app si chiama Alfred ed è una sorta di maggiordomo tascabile. I suoi ideatori adesso vivono a Londra e da lì stanno iniziando a posizionare i “mattoni” per costruire la Smart Home del futuro.

Come sta procedendo la vostra esperienza con l’app che avete creato?
«Creare da zero un’applicazione propria, non avendo ancora concluso del tutto gli studi triennali in Graphic Design in RUFA, è stata un’inaspettata svolta e una bellissima, ma faticosa, esperienza. Giorno dopo giorno cresci con le esperienze che fai, migliorando sempre di più quello che stai creando. Siamo partiti per Londra dopo esser stati presi al JLab (Programma d’accelerazione organizzato dal grande gruppo di retailing inglese, John Lewis, dopo una selezione di 400 start-up siamo rientrati solo in 5), con l’applicazione che era ancora in uno stato embrionale, ora è del tutto completa! Alfred è un’app estremamente complessa e con ciò abbiamo dovuto progettare all’incirca 150 schermate; un lavoro durissimo però poi ricompensato dai complimenti anche da grandi società come Microsoft e John Lewis e professionisti del campo».

Volete raccontare “chi” è Alfred?
«Alfred Smart Home è un’applicazione iOS, Apple Watch e Android per il controllo della casa connessa, è il nostro maggiordomo smart, proprio come tale prende il nome dal maggiordomo di Batman. Attraverso un’unica app l’utente può controllare tutti i dispositivi con connettività wi-fi di diversa marca che ha in casa. I tool di analisi permettono all’utente di fare analisi dei costi, capendo così come spende i soldi della bolletta elettrica, attraverso rappresentazioni grafiche e indici ricavati dallo storico dati. Grazie ad algoritmi intelligenti, studiati e creati proprio dai pensatori di Alfred, l’utente non deve preoccuparsi della gestione dei propri dispositivi per poter risparmiare energia: Alfred è in grado di gestire dispositivi come termostati, scaldabagni o lavatrici seguendo un comportamento saving o comfort driver».

Come è nata questa intuizione?
«Alfred nasce grazie a Nicola Russo e Michele Galli, i quali ragionando sui nuovi trend di mercato, si sono resi conto che il mercato della “Smart Home & Building” era, tra i mercati emergenti, il più promettente. Inizialmente abbiamo pensato di produrre hardware (una linea di smart home device) e solo dopo realizzare che la smart home ha un grande problema: la non comunicazione tra i vari devices e applicazioni. Così abbiamo pensato di fare un applicazione in cloud per controllarle tutte, senza il bisogno di hardware aggiuntivo».

Quanto vi sono serviti i vostri studi in RUFA per ideare e realizzare il progetto?
«Studiare in RUFA è stato fondamentale per imparare le basi del Graphic Design e della progettazione. Con l’approfondimento di questa materia, oltre all’insegnamento accurato e professionale l’Accademia ci ha offerto, abbiamo affrontato al meglio la nostra sfida, permettendoci di lavorare in un contesto estero con la massima professionalità. Stiamo sviluppando un’applicazione di alto livello e molto presto speriamo di entrare nei radar dei “colossi” del settore. Fondamentali sono stati i nostri insegnamenti riguardo lo UI/UX design, grazie ad essi la nostra applicazione sta ricevendo buoni feedback, perché per quanto un’app di domotica possa essere difficile nei suoi meccanismi, il prodotto finale ha un interfaccia facile e pulita usabile da chiunque».

Che consigli dareste ai ragazzi che hanno voglia di intraprendere un percorso professionale simile al vostro?
«Sicuramente per inseguire un percorso professionale come quello che stiamo intraprendendo noi, ci vuole studio, sacrificio e un pizzico di coraggio. Sacrificio e coraggio perchè siamo partiti senza pensarci due volte in una nuova città fuori dal nostro “Belpaese” che non offre molto alle speranze dei giovani, infatti anche noi siamo stati respinti con la nostra idea in Italia ma incredibilmente promossi in Inghilterra. Non ci siamo arresi e abbiamo portato avanti il nostro progetto, ora pronto ad essere lanciato! Sacrificio e coraggio non bastano, una buona preparazione e un costante studio ed aggiornamento di tecniche, concetti ed innovazione, sono sempre richiesti».

Quali sono i vostri prossimi progetti?
«Sicuramente l’obbiettivo comune del nostro fantastico team è quello di diventare un pilastro nel mercato emergente della Smart Home e rendere più semplice la vita delle persone con la nostra applicazione. Siamo molto ambiziosi e con grande caparbietà ci stiamo affermando qui a Londra, facendo conoscere il nostro prodotto. Arriveremo sul mercato con il nostro prodotto nei prossimi mesi attraverso la distribuzione tramite grandi società. La visione è quella di partire da qui, in Gran Bretagna, ed espanderci mondialmente passando ovviamente per l’Italia, fino a giungere a nazioni abituate a tecnologie del genere come USA e Giappone».