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Innovating Innovation

Coworking, due giornate per discutere dei nuovi modelli di business

Si è svolto questa settimana, nelle giornate del 20 e 21 ottobre, l’incontro Innovating Innovation, dedicato al tema Nuove frontiere per l’innovazione nell’impresa in rete, nell’aula convegni del CNR a Roma. Risulta infatti fondamentale, specie in tempi di crisi, inventare nuove soluzioni imprenditoriali per rilanciare la crescita del paese, ripensando alle strategie e agli strumenti vincenti nell’economia globale, tenendo conto degli strumenti di innovazione oggi a nostra disposizione. Il doppio appuntamento è stato fissato per discutere con esperti del settore dei nuovi modelli di business, basati in particolare sull’economia collaborativa e sul cosiddetto coworking, uno stile di lavoro che sta diventando anche in Italia l’emblema di una nuova e diversa organizzazione delle professioni. Basandosi sulla condivisione di uno stesso ufficio da parte di impiegati e società diverse, il coworking non è soltanto una forma lavorativa ma diventa anche espressione di una nuova cultura , una filosofia del lavoro e del progetto, un terreno fertile per la creatività e l’innovazione. Contaminazione e interazione potrebbero essere quindi considerate le parole chiave per un cambiamento radicale nel mondo lavoro.

L’open talk, aveva come obiettivo creare uno spunto di riflessione per i nuovi modelli economici che si sviluppano su queste basi di interazione e sull’impatto che queste hanno sia sui privati sia sul business. Tra i partecipanti alla conferenza Marta Leonori, assessore Roma Produttiva di Roma Capitale, Gianmarco Carnovale, Roma StartUp, Eugenio Casadio Tarabusi, Roma Design Lab, Fabio Mongelli, Rome University of Fine Arts e Enrico Parisio, Millepiani coworking. Il format dell’open talk si è articolato in diverse fasi: alla presentazione dei temi da parte dei relatori è seguita una whisper talk (in cui il gruppo conversava tramite radio cuffie, sussurrando) e una sessione finale per analizzare i risultati dei gruppi di lavoro, con commenti finali che venivano divulgati su Twitter in tempo reale. Fabio Mongelli è intervenuto condividendo con i partecipanti il successo della formula di workshop adottata dall’accademia Rufa che ha chiamato a partecipare tanti studenti di corsi diversi e artisti in una modalità di condivisione di idee e spazi, perfettamente in linea con l’analisi della conferenza. In quest’ottica il direttore della Rufa ha utilizzato il termine coworkshop, che fa eco alla parola coworking, sia foneticamente che concettualmente, per delineare un nuovo metodo di incontro che potrebbe risultare in futuro una soluzione vincente da poter applicare ad ambiti disciplinari diversi.