Scultura e installazione

NY, s’inaugura il prossimo 17 gennaio l’opera permanente di Davide Dormino

Si intitola “A Breath” ed è stata realizzata nel 2011 nella base logistica della Minustah (missione di peacekeeping dell’Onu), a Port au Prince capitale di Haiti, in memoria delle vittime delle Nazioni Unite per il catastrofico terremoto del 2010. Furono oltre tre milioni le persone che rimasero coinvolte dal sisma.

“A Breath”, ideata dal docente RUFA Davide Dormino, è un soffio, un sospiro. È l’istante prima che la terra inizi a tremare: una pila di fogli di ferro poggiati su un blocco di cemento. Ma un foglio è scivolato a terra e su questo ci sono scritti i 102 nomi delle persone che hanno perso la vita in un minuto. Nomi senza cognomi, senza ordine alfabetico, poichè quando la morte arriva non segue una logica: si è tutti allo stesso livello. Persero la vita circa 300 mila haitiani e l’artista ha immaginato che tra quei nomi ci potessero essere anche loro. A nove anni da quel tragico evento, “A Breath” è volata New York dove sarà istallata in modo permanente nel North Lawn delle Nazioni Unite.

In questi anni Davide Dormino ha realizzato opere pubbliche e ambientali permanenti, come “Atlante”, “Poltergeist – monumento all’invisibile”, “Naviganti – monumento all’immaginazione”, “Anything to say? A monument to courage”. Quest’ultima è una scultura itinerante in bronzo che ritrae, in piedi su tre sedie, con a fianco una quarta sedia vuota, tre personaggi contemporanei simbolo della libertà: Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning. Tre figure molto discusse che, per scelta, hanno deciso di sfidare il potere in nome della libertà d’espressione e d’informazione opponendosi alle regole di un sistema di controllo politico e governativo.