Scenografia

RUFA all’Arena di Verona per la prova generale del Nabucco

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Lo scorso mercoledì 11 giugno, un gruppo di studentesse della Scuola di Scenografia RUFA ha avuto l’opportunità straordinaria di assistere alla prova generale del Nabucco di Giuseppe Verdi, in scena all’Arena di Verona.

 
L’invito è arrivato direttamente dal celebre regista, scenografo, costumista, coreografo e light designer Stefano Poda e dalla Direzione Artistica dell’Arena di Verona, in vista del debutto ufficiale dell’opera, avvenuto il 13 giugno come spettacolo inaugurale della stagione areniana 2025.
Le studentesse, accompagnate dal docente Christian Angeli, docente del corso di Storia dello Spettacolo, hanno potuto immergersi nella visione creativa e potentemente simbolica di un maestro della scena internazionale, confrontandosi da vicino con la complessità di un allestimento operistico di altissimo livello.

Un’opera senza tempo tra attualità e metafora

Il Nabucco, dramma corale che segnò il successo di Verdi nel 1842, racconta il conflitto tra popoli e la caduta e redenzione di un tiranno, aprendo infine alla pace e alla speranza.
Nella lettura di Stefano Poda, l’opera si trasforma in un potente racconto contemporaneo, dove le luci, i costumi e le scenografie assumono valore simbolico e universale: la guerra diventa una metafora della lotta interiore tra superbia e coscienza, tra distruzione e rinascita.

Una visione che si declina visivamente attraverso molteplici suggestioni belliche – da sciabole post-moderne a un missile atomico – senza mai ancorarsi a un tempo preciso, in una narrazione sospesa, capace di parlare a ogni epoca e a ogni umanità. A dominare la scena, una grande clessidra, simbolo della “Vanitas”, sembra pronta a spezzarsi e liberare la vita dai vincoli del tempo e della mortalità.
E in un finale potente e ambivalente, una “esplosione atomica” evoca allo stesso tempo il disastro di Hiroshima e Nagasaki e l’energia generatrice del Big Bang: un’immagine fortemente simbolica, che invita a riflettere sull’istinto autodistruttivo dell’uomo, ma anche sul desiderio profondo di rinascita.
A dirigere l’orchestra dell’Arena, il maestro Pinchas Steinberg, alla guida di una serata che ha regalato alle nostre studentesse un’esperienza immersiva, coinvolgente e ispirante.

Un’opportunità formativa di grande valore, che permette di osservare da vicino il lavoro di un artista completo e visionario come Stefano Poda, e di riflettere sul ruolo della scenografia come linguaggio complesso e interdisciplinare, capace di generare significato e coinvolgere profondamente il pubblico.