MARIA CHIARA CASTELLI

Scenografia

La scenografia del Festival di Sanremo è firmata da Gaetano e Maria Chiara Castelli

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L’impianto scenografico della attesissima 73esima edizione del Festival di Sanremo è firmato da padre e figlia, Gaetano e Maria Chiara Castelli – docente RUFA di Scenografia – e l’attenzione di tutta Italia è rivolta al palco dell’Ariston sormontato da una gigantesca cupola luminosa.

“Quest’anno, per il Festival, abbiano pensato di costruire un ‘cielo’ speciale, tornando al piacere di un’architettura scenografica ‘costruita’, accettandone tutte le sfide».

 
Una cupola ellittica sospesa, ma strettamente connessa con il resto della scenografia, larga ventuno metri e alta fino a undici. Ha ‘specchi segreti’ e una sommità mobile, con luci perfettamente integrate, che scende al di sopra degli artisti sul palco.
Per rispettare la filosofia di un’architettura scenografica e tridimensionale, i due scenografi hanno scelto di rinunciare ai tradizionali ledwall, mentre a sottolineare la centralità degli artisti restano la scalinata e gli spazi laterali dell’orchestra, con il ritorno anche del sipario.
Il tutto ‘avvolto’ nel bianco e affidato all’occhio del regista Stefano Vicario e alle luci del direttore della fotografia Mario Catapano che avrà a disposizione anche sei km di led dinamici.

La struttura, richiesta espressamente agli scenografi dal conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus, si ispira alle importanti cupole della storia dell’architettura italiana come quella del Pantheon a Roma, città di origine di Castelli.

 
La cupola luminosa, sospesa su ventiquattro motori, ha inoltre una sommità mobile, con luci integrate, che permette alla struttura di scendere sul palco e creare un cielo speciale su conduttori, cantanti e ospiti del palco dell’Ariston. Oltre a quello del palcoscenico anche il resto dell’impianto scenografico sarà dominato da linee curve che – per la prima volta – “vestiranno” anche platea del Teatro Ariston: “Sarà un modo – aggiungono Gaetano e Maria Chiara Castelli – di prolungare il palco nel teatro ottenendo l’effetto di allargare lo spazio, senza ridurre i posti in platea, anzi, recuperando alcune file”.

Il lavoro per la realizzazione della scenografia è cominciato subito dopo l’estate, mentre il montaggio a Sanremo ha preso il via a dicembre:
“E’ stato bello – concludono gli scenografi – veder nascere e crescere quella che ci piace chiamare la nostra ‘architettura’ di Sanremo, per la quale il nostro ringraziamento va al nostro collaboratore Manuele Bellucci e a tutti gli eccezionali professionisti della scenografia e delle luci che hanno trasformato in realtà il nostro progetto”.
 

Photo Credits: RAI