Accademia

Fine arts

RUFA in Lituania: tra danza, corpo e ricerca

Disculpa, pero esta entrada está disponible sólo en IT y EN.

Quando il corpo diventa linguaggio, e la danza si fa ricerca: Supriya Ravi Shankar e Lydia Monsen, studentesse RUFA del biennio in Pittura, hanno preso parte in Lituania al BIP “Body, Dance, Choreography, and Interdisciplinary Research”, per un’esperienza artistica oltre i confini.

 
Dal 17 al 28 marzo 2025, le studentesse RUFA Supriya Ravi Shankar e Lydia Monsen, entrambe al primo anno del corso di Pittura del biennio in Fine Arts, hanno vissuto un’esperienza formativa unica partecipando al Blended Intensive Programme (BIP) dal titolo “Body, Dance, Choreography, and Interdisciplinary Research”. L’iniziativa, promossa nell’ambito del programma Erasmus+ e organizzata dal Consorzio Body, Sound, DiVision, si è svolta presso la Lithuanian Academy of Music and Theatre di Vilnius, in Lituania.

Questa esperienza ha offerto alle studentesse un’immersione in un ambiente internazionale stimolante, incentrato sulla fusione tra arti visive, pratiche somatiche e coreografia. I lecture-seminar hanno posto le basi teoriche del percorso, con presentazioni interattive e casi studio che hanno stimolato riflessioni sul corpo, il movimento e la ricerca interdisciplinare. Le discussioni di gruppo hanno consolidato la capacità di analisi critica e hanno permesso uno scambio vivo di idee e prospettive.
 

 

I workshop pratici hanno costituito il cuore dell’esperienza: sessioni di movimento ispirate ad approcci artistici differenziati, improvvisazioni organizzate e attività coreografiche hanno sollecitato sperimentazione creativa e invenzione di nuove modalità espressive. Parallelamente, i progetti di ricerca collaborativa hanno spinto le studentesse a confrontarsi con temi interdisciplinari, strutturando un lavoro di co-creazione in cui teoria e pratica si sono intrecciate costantemente. Il confronto continuo con docenti e pari ha favorito una modalità di ricerca collettiva e un dialogo critico aperto, li­bero e produttivo.

Fondamentali sono stati i momenti di riflessione critica, nei quali periodici debrief di gruppo hanno consentito di rielaborare le esperienze, affinare il pensiero analitico e diventare più consapevoli delle proprie scelte artistiche. Infine, ogni partecipante ha presentato un progetto performativo, riepilogando in forma pratica la propria traiettoria di apprendimento e dimostrando la capacità di applicare metodologie interdisciplinari in un contesto reale.

 

 

L’impatto di questa esperienza si misura anche nelle competenze acquisite. Supriya e Lydia hanno approfondito i concetti teorici legati alla ricerca sul corpo e alla coreografia, sviluppato strategie creative innovative e sperimentato nuovi linguaggi performativi. Hanno potenziato le capacità di collaborazione internazionale, dimostrando di integrarsi in team multidisciplinari e di tradurre idee condivise in progetti concreti. Il percorso ha inoltre rafforzato le doti critiche e riflessive, permettendo di collocare il proprio lavoro in un orizzonte culturale più ampio, e ha consolidato la capacità di integrare teoria e pratica in un unico processo di ricerca artistica.

Questa esperienza europea non ha solo arricchito il profilo accademico delle studentesse, ma ha rinsaldato il loro senso di appartenenza a una comunità accademica che promuove mobilità, contaminazione tra saperi e protagonismo creativo.

RUFA conferma la propria vocazione internazionale e l’impegno nel favorire percorsi formativi che preparano i suoi studenti a confrontarsi con le sfide e le opportunità del panorama artistico globale.