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Torgiano, centro dell’arte contemporanea

Il racconto della VI edizione del workshop Confluenza d’arte

Anche quest’anno si è conclusa con successo l’affascinante esperienza di “Confluenza d’arte”, il workshop internazionale di arte contemporanea che si svolge da sei anni a Torgiano nel periodo estivo, promosso dal Comune di Torgiano e dalla Provincia di Perugia.
Dal 21 al 31 agosto la cittadina umbra è diventata crocevia di artisti internazionali che si sono dati appuntamento per approfondire la conoscenza e lo studio di tre linguaggi artistici: la scultura, la ceramica e il design. La scelta non è casuale. La storia del territorio torgianese, infatti, è accompagnata da una lunga tradizione artistica esaltata da queste discipline e dai tanti interpreti, artisti e artigiani che, nel corso degli anni, hanno trovato in questa zona il luogo ottimale in cui operare: cullati dalla storia e dai meravigliosi borghi del circondario; suggestionati da quell’amore per la terra di cui sono intrisi i blasonati vigneti e gli uliveti della zona; affascinati dalle opere d’arte di cui l’Uomo ha omaggiato quest’area incastrata tra le valli perugine. Uno degli esempi più significativi di quest’ultima peculiarità è il Parco delle sculture di Brufa, un museo en plein air con le sculture permanenti di artisti del calibro di Beverly Pepper, Nino Caruso, Umberto Mastroianni, Carlo Lorenzetti, Gino Marotta e molti altri.
In questo contesto si è svolto “Confluenza d’arte”, la cui VI edizione ha visto protagonisti gli studenti RUFA (Delfina Scarpa, Daniele Sciacca, Alessio Natale Ferri e Rodolfo Gallucci), dell’Accademia di Belle arti di Napoli, della Pietro Vannucci di Perugia e dell’Accademia spagnola di Cordova.
Per dieci giorni Torgiano è stata baricentro europeo dell’arte contemporanea, grazie alle tante attività svolte: mostre e soprattutto laboratori.
Quello di scultura è stato coordinato dall’artista Simone Cametti, ex studente RUFA. Ancora una volta, dopo averlo già fatto in un workshop a Formello nel mese di giugno, Cametti ha voluto trasmettere ai ragazzi una declinazione contemporanea del linguaggio scultoreo e si e soffermato sulla pratica del site-specific: durante il suo workshop gli studenti sono stati invitati a interagire con gli spazi, con la memoria, con gli oggetti della cittadina, imparando così ad adeguare la resa formale dell’opera alla sua parte concettuale, a concepire il progetto installativo in tutte le sue parti e a fare ricerca sui contenuti di un luogo.
Il laboratorio di ceramica è stato coordinato da Giovanni Maffucci, che ha concentrato lo studio sulla ceramica preistorica, riuscendo a mettere in contatto gli studenti con il “cuore” di questa esperienza creativa. Sono state realizzate, quindi, tante creazioni (ciotole, vasi, manufatti, opere) utilizzando la tecnica più arcaica, fino a concentrarsi sul concept dell’ “oliera”, simbolo storico e artistico della cultura mediterranea umbra.
Elvira Todaro ha, infine, condotto il laboratorio di design. Ha illustrato le fasi di ideazione, progettazione e realizzazione di progetti creativi che considerano le questioni ambientali, storiche e sociali, fino a sviluppare indagini formali e ricerche sul tema della conservazione della memoria, sulla comunicazione e sulla valorizzazione del patrimonio culturale, artigianale e artistico attraverso operazioni di Communication and product design.

“L’esperienza di Torgiano si conferma un appuntamento di grande interesse artistico – ha detto Cametti – il territorio è un vero mix tra artigianato e arte, difficile da trovare da altre parti. Il programma era molto interessante, i laboratori ben strutturati e coordinati e il livello artistico degli studenti mi è sembrato molto buono. Il fatto che ci fossero anche ragazzi stranieri è stata un’occasione di confronto e dialogo, professionale e culturale, e questo aspetto ha arricchito di stimoli l’atmosfera dello stare insieme”.

L’appuntamento sarà, quindi, il prossimo anno, per un nuovo viaggio tra i saperi e le emozioni dell’arte contemporanea.