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In questa nuova puntata del format ‘Fashion & Sustainability, let’s talk» abbiamo fatto una chiacchiera con Licia Florio, imprenditrice e creativa, appassionata di yoga, benessere fisico e mentale, portavoce di una vita healthy ed eco-responsabile. È la fondatrice del marchio di abbigliamento e beauty che prende il suo nome, Licia Florio, e del progetto CIAOMONDO insieme al suo compagno Francio Ferrari. A condurre l’intervista, come sempre, la coordinatrice del Triennio RUFA in Fashion Design Sostenibile, Guenda Cermel.
Licia, sembri vivere una dimensione integrale dell’eco design. Progetti in coppia con il tuo compagno Francio, proponendo prodotti anche molto diversi tra loro (dagli smalti all’abbigliamento yoga), che si bilanciano armoniosamente in un lifestyle che fonde forma e contenuto.
Qual è il tuo racconto-progetto e chi vorresti raggiungere con il tuo design?
Fare prodotto è legato allo scopo che ci siamo prefissati: aiutare le persone a trovare un equilibrio tra mente e corpo.
Le scelte che fai tutti i giorni influenzano il tuo stare bene. Abbiamo voluto creare qualcosa che rappresentasse questo bisogno.
Hai creato una collezione di smalti toxic free livello 7, che oltre ad essere fotografati benissimo nelle loro mille sfumature, vengono presentati come un rituale di bellezza necessario a recuperare una dimensione intima del tempo.
Che significato ha per te rendere straordinario l’ordinario in un’ottica di consumo sostenibile?
Prendere 5 minuti per se stessi mentre lo smalto asciuga è un modo per imparare a focalizzarsi sul presente, qui e ora.
Ho associato ad ogni smalto una meditazione per imparare a dare più valore al tempo.
Per noi il consumo deve essere sempre responsabile: capire il proprio impatto e gestire al meglio le risorse che abbiamo.
La collezione yoga è realizzata con tessuti italiani riciclati ed è prodotta a km zero nel milanese. Quale dovrebbe essere secondo voi il rapporto tra prodotto e territorio?
Per noi è importante offrire un prodotto di alta qualità, ma è importante che il prezzo sia accessibile. Siamo stati fortunati a trovare un fornitore vicino Milano che ci rendesse possibile fare proprio questo. Pensiamo che sia più importante una conoscenza diretta dei fornitori e dei suoi processi, piuttosto che un mero dato territoriale.
Nel vostro design il colore è centrale, in una dimensione che va oltre il marketing. Perché, che ruolo gli date?
Viviamo da sempre in case con poche cose, e molto bianche.
Il colore è sempre nei dettagli. Scegliere di indossare un colore ti può aiutare a motivarti, calmarti o darti fiducia.
Ogni colore che sviluppiamo è legato ad una palette generale che è sempre armonica con se stessa.
Avete optato per l’utilizzo di materiali sostenibili prima che diventasse una scelta largamente condivisa.
Cosa significa per voi praticare un design responsabile?
Rientra sempre nel capire che le risorse non sono infinite e vanno gestite correttamente: una forma di rispetto per noi stessi e per tutte le altre persone.
Il 6 novembre 2020, in contrapposizione con la pratica consumistica del Black Friday, avete lanciato il progetto Gold Friday, che proponeva un’offerta ‘esperienziale’ (come free yoga), piuttosto che il consumo di un oggetto.
Intorno a questo si è in seguito auto generata una community ridenominata CiaoMondo. Dopo due anni ci racconti come si sta evolvendo il progetto?
CIAOMONDO è sempre di più una community. Per noi le persone che ne fanno parte sono il cuore del progetto. Lavoriamo per far crescere la community per essere di supporto.
Ogni progetto che sviluppiamo lo facciamo proprio perché ci è stato chiesto dalle persone che ne fanno parte.
Ad oggi è un viaggio bellissimo, legato allo stare bene da soli e insieme. Alla fine dell’anno scorso è uscito il libro edito da Fabbri Editore che riassume la visione di cosa significa CIAOMONDO, legata al fare attività fisica, al rispetto di se stessi, alla creatività e alla condivisione del benessere con gli altri.
A breve lanceremo una parte legata ai viaggi, alla formazione e ai workshop.
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