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Fine arts

Masterclass con VestAndPage

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Dal 26 al 29 aprile 2023 gli studenti di Arti visive avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con il duo artistico VestAndPage. Dal 2006, l’artista tedesca Verena Stenke e l’artista e scrittore veneziano Andrea Pagnes lavorano insieme come VestAndPage a livello internazionale in progetti di performance art, film performativi, scrittura, editoria e comunità artistiche temporanee.

 
La masterclass «The Nature of the Poetic Image in Motion and its Performativity» è dedicata all’intersezione dinamica delle due forme d’arte performance art e filmmaking e ai loro aspetti concettuali, estetici e pratici. Partendo da: «Manifesto of Performance-Based Filmmaking» di VestAndPage, nel corso della Masterclass saranno esaminati teoricamente e praticamente i fattori di produzione e di presentazione. Si esplorerà la Poetica delle Relazioni, la ricerca artistica di VestAndPage dal 2006, per discutere con gli studenti diverse condizioni e metodi. Sarà indagata la differenziazione tra punti di vista e prospettive oggettive e soggettive durante la performance per la videocamera. Saranno proiettati estratti di film performativi che incoraggiano e affinano l’esplorazione di mondi immaginari e l’interpretazione della realtà così come appare agli occhi. I compiti pratici, come la ri-esecuzione di opere seminali, mirano a migliorare l’espressione genuina del privato e del politico, e del proprio universo interiore per esplorare la realtà.

VestAndPage

Tra i protagonisti della performance art contemporanea, da oltre un decennio VestAndPage (Verena Stenke & Andrea Pagnes) esplorano la performance art e il filmmaking come fenomeni attraverso la loro pratica artistica collaborativa, la ricerca artistica e i progetti curatoriali. Hanno prodotto le loro opere site-responsive sotto i ghiacciai dell’Antartide, ai piedi dell’Himalaya, nella vastità della Terra del Fuoco, in enclavi militari o all’interno di sistemi di grotte preistoriche. In una psicogeografia di regni simbiotici, si muovono tra l’incarnazione e la ricerca, l’inedito e l’imprevisto, l’oppresso e il non detto, il dimenticato e il represso. La loro pratica artistica è contestuale e rispondente alle situazioni, concepita in risposta all’ambiente naturale, ai contesti sociali, ai siti storici e alle architetture, concentrandosi sulla natura liminale, spettrale e rituale dell’arte. Sono i fondatori e i direttori della Venice International Performance Art Week e le loro opere sono state presentate in vari siti e in teatri, musei, gallerie e cinema di tutto il mondo.

 
Portrait image © Giulio Boehm
 
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