Giorgio Marcatili

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Giorgio Marcatili, nato a Roma nel secolo passato ma ancora prestante e con tutti i capelli del colore originale. Laurea in ingegneria aeronautica, Master in Business Administration ed una irragionevole passione per il mare e per la costruzione di cose. Sin dalla prima infanzia ha smontato (…e mai rimontato) qualunque cosa gli passasse a tiro con somma gioia dei genitori che hanno speso una fortuna in frullatori ed elettrodomestici periodicamente sacrificati alla conoscenza. La passione per il mare lo ha spedito prima come ufficiale in Marina Militare, poi come accanito surfista ed infine come avvelenato Kiter in giro per il mondo. Per onore della cronaca bisogna sottolineare che ancora pratica il kitesurf con risultati non indifferenti. Dulcis in fundo, la necessità di sbarcare il lunario lo ha portato ad essere direttore tecnico dell’impresa di famiglia e ad occuparsi di cantieri in giro per l’Italia, poi è diventato imprenditore autonomo nella produzione di prodotti e semilavorati per la nautica ed in particolar modo nella produzione automatizzata di tavole da Surf, tavole da Kitesurf ed altre amenità simili. Da sempre interessato di meccanica, elettronica e programmazione, già in giovane età ha costruito la sua prima macchina a controllo numerico con cui realizzava pinne da windsurf. Successivamente la passione per lo studio di queste materie, mai sopita, lo ha spinto a fare della progettazione e realizzazione di macchine automatiche una delle sue ragioni di vita. Tutto quello che produce è rigorosamente progettato in digitale e realizzato con macchinari….perchè il lavoro “debilita” l’uomo ed è quindi meglio farlo fare ad una macchina. Trascinato in Rufa a sua insaputa, ha scoperto una nuova piacevole esperienza, l’insegnamento! Ovviamente non avendo la stoffa per le materie letterarie o storiche è stato chiuso in una stanzetta con tante macchine automatiche a disposizione: da lì traduce in sostanza tangibile le idee degli studenti e cerca di trasmettere loro sia una sana passione creativa ma anche una visione imprenditoriale e concreta del mondo lavorativo.

Take it eazy… ma non troppo e vi aspetto nel laboratorio!