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RUFA, presentati tre progetti sulle attitudini al networking nel settore dei beni culturali

Tre progetti per generare reti e sinergie. Presso la sala riunioni di Lazio Innova, a due passi dal Colosseo, gli studenti RUFA – Rome University of Fine Arts, hanno illustrato le proprie idee per creare network tra le aziende che hanno partecipato a RO.ME Exhibitions nello scorso mese di novembre. Lo scopo dell’iniziativa, denominata “Sprint Safari”, consiste nel relazionare le imprese che hanno animato lo stand della Regione Lazio, facendo intravedere agli operatori del settore culturale e dell’arte nuove vie di business.

Tre i gruppi formati dagli studenti RUFA: “Altrove” (Elena Belli, Loris Cometa, Francesco Dori, Nicolò Santini Rossi), “Aprite quella porta” (Aurora Baiocchi, Sara Bonini, Eleonora Chicca, Carla De Gennaro), “Patrimonio creativo” (Luca Bruni, Edoardo De Maglie, Stefano Catino, Raffaello Borrelli).

Il team “Altrove” ha presentato un’esperienza dal titolo “La Nova Bibliotheca Pompeiana”. Il progetto prevede una mostra itinerante sugli scavi di Pompei ed Ercolano, in realtà virtuale e aumentata, che dia la possibilità di visitare e rivivere l’ambiente delle due città romane in qualsiasi parte del mondo. L’idea è di confezionare una visita al di fuori dei luoghi archeologici, per stimolare i visitatori che non possono permettersi viaggi intercontinentali. Trasferire insomma un “luogo” lì dove sono i visitatori, e non il contrario.

Il team “Aprite quella porta” ha incentrato la propria attenzione sul tema della valorizzazione delle opere d’arte custodite nei magazzini dei musei e non visitabili dal pubblico. Il progetto consiste nella realizzazione di un percorso interattivo di dieci opere inedite. Dopo un accurato restauro le stesse opere verranno esposte in un evento con un itinerario capace di rispondere a elevati standard di comfort e di attenzione nei confronti dell’utente.

Il team “Patrimonio Creativo” si è concentrato sul processo di digitalizzazione. La digitalizzazione del patrimonio archivistico non è più un’opzione ma una necessità: rendere fruibile la documentazione storica significa farla sopravvivere. Ma spesso la messa on line non basta: i contenuti vanno narrati, si rende necessario costruire delle storie per avvicinare il pubblico alla ricchezza di questo patrimonio. L’arte diventa anche social.

Lazio Innova, nel congratularsi con gli studenti per il lavoro svolto, provvederà a inviare tutti i progetti alle aziende che hanno preso parte all’expo, consentendo così agli stessi studenti di farsi conoscere e apprezzare, aprendo magari sbocchi professionali tutti da scoprire.