Script visual

Arte cinematografica

Cinema

Script, la parola alla sceneggiatura.

Nella nuova rivista sono state raccolte le esperienze di undici tra studenti e diplomati RUFA: Matteo Proietti, Lucrezia Mariotti, Matteo D’Onofrio, Riccardo Pulin, Consuelo Casu Di Gaetano, Filippo Colaleo, Marco Romani, Raffaele Iovinella, Martino Cassanelli, Lorenzo Santo, Livia Campanelli. Il valore della formazione che si aggiunge al valore della scrittura.

“Script” non è solo una rivista figlia di un progetto editoriale interessante e innovativo, ma è il risultato di un vero e proprio “patto” tra scrittori, per restituire alle parole non solo significato, ma anche valore. La genesi dell’idea è a cura di WGI che, nel corso degli anni, si è fortemente adoperato per contestualizzare tale visione.

WGI nasce dalle esperienze di associazionismo che, in Italia, rappresentano da sempre una storia costruita sul successo e sul valore artistico di pochi: gli altri hanno sempre fatto gregge. «Si tratta – evidenziano i promotori del progetto – di un modello illusorio che ciclicamente ha promesso garanzie per tutti, ma non è poi riuscito a ottenere: un modello che evidentemente non funziona. È il momento di andare oltre, senza rifugiarsi nella debole giustificazione dell’essere artisti. È il momento di ripudiare ogni elitarismo culturale, di sentirsi parte di un’industria e imprimere una svolta al ruolo degli scrittori nel mondo dell’audiovisivo italiano, con delle azioni nette e unilaterali. Vogliamo unire gli scrittori che condividono questa visione. Scrittori consapevoli che talento, competenza, autonomia e correttezza sono un unico inscindibile per chiunque svolga un’attività professionale. Scrittori che si vogliono difendere, che conoscono il valore della loro professione e la vogliono affermare».

“Script nasce esattamente in questo solco. È una rivista online che va navigata e che si chiama così come la rivista cartacea che è stata per più di vent’anni in Italia un importante punto di riferimento e di riflessione per la narrazione cinetelevisiva. È un percorso, presentato tra l’altro alla Festa del Cinema di Roma, che impegna tempo e fatica, soprattutto da parte di decine e decine di giovanissimi sceneggiatori provenienti dalle migliori scuole del Paese.

«Script – spiega il direttore responsabile Giorgio Glaviano – ha visto in anticipo che la serialità avrebbe rappresentato la nuova forma romanzo, ovvero la forma elettiva di come le società decidono di rappresentare se stesse. Il cambiamento è oggi sotto gli occhi di tutti: negli ultimi anni abbiamo assistito all’esplosione della serialità e ora possiamo dire che questa rivoluzione è entrata nella sua maturità. Ecco perché ci siamo convinti che così come Script aveva raccontato e in un certo senso preannunciato la transizione, ora è necessario prenderne atto e analizzare quanto è accaduto».