Fine arts

Eating the Empire: Performance, Food, and Ecologies of Waste

Dal 24 al 28 novembre 2025 gli studenti del Master in Fine Arts hanno partecipato a una masterclass intensiva condotta dall’artista Alejandro Chellet.

 
Per cinque giorni, la masterclass “Eating the Empire: Performance, Food, and Ecologies of Waste” ha guidato gli studenti del Master in Fine Arts in un percorso teorico, performativo e critico dedicato al rapporto tra sistemi alimentari, ecologia, consumo e capitalismo globale. Attraverso il linguaggio della performance art, il workshop ha offerto un’occasione per riflettere su come gesti apparentemente quotidiani – mangiare, condividere, scartare – siano atti profondamente politici, modellati da dinamiche storiche di estrazione, accumulazione e disuguaglianza.

Una prospettiva critica tra arte, ecologia e politica

La masterclass ha proposto la performance come strategia estetica, metodologia critica e rituale Art/Life di disapprendimento, attraverso cui ripensare la propria partecipazione corporea ai sistemi che organizzano la vita contemporanea. Concetti come ospitalità radicale, artivismo e ecological care hanno guidato il lavoro di analisi e sperimentazione, invitando gli studenti a interrogare dualismi come scarsità/abbondanza, inclusione/esclusione, ospite/ospitante.

Un’attenzione particolare è stata dedicata ai modi in cui la performance può contestare fenomeni contemporanei quali gentrificazione, countrification e iper-consumo capitalistico, generando immaginari alternativi basati su interdipendenza e responsabilità ecologica.

Un programma di cinque giorni tra teoria, pratica e osservazione

Il percorso si è articolato in una serie di attività integrate, pensate per ampliare competenze critiche e performative:

Seminari teorici con presentazioni di artisti ed esempi storici, seguiti da discussioni di gruppo.
Esercizi di scrittura critica per elaborare riflessioni personali sui temi affrontati.
Pratiche fisiche e performative, individuali e collettive, per esplorare dinamiche di gruppo e lavoro sul corpo.
Uscite nello spazio pubblico dedicate all’osservazione dell’ambiente urbano e alla raccolta di materiali scartati.
Visita a un ristorante locale per analizzarne codici sociali, rituali e dinamiche relazionali.
Laboratorio pratico per la creazione di costumi e oggetti performativi con materiali di recupero, con approfondimenti su drammaturgia e costruzione di score.
Condivisioni performative individuali o in gruppo.
Sessione finale di critica e feedback sui processi e sugli esiti della settimana.

La masterclass si è configurata come uno spazio di ricerca intensa, dove arte, ecologia e immaginazione politica si sono intrecciate nella costruzione di nuove pratiche performative. Attraverso l’incontro con Alejandro Chellet, gli studenti hanno potuto sperimentare modalità alternative di pensare e agire, mettendo in discussione strutture consolidate e aprendo la strada a visioni più consapevoli, critiche e sostenibili.

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