Casa Andersen

A House of One’s Own – Performance RUFA alla Casa Museo Andersen

Tre performance delle studentesse RUFA animano la Casa Museo Andersen durante la Notte dei Musei.

Sabato 17 maggio 2025 | Casa Museo Andersen, Via Pasquale Stanislao Mancini 20, Roma. Ingresso libero.
 
In occasione della Notte dei Musei 2025, il 17 maggio la Casa Museo Hendrik Christian Andersen ha ospitato un evento performativo aperto al pubblico, con tre interventi artistici ideati e realizzati dalle studentesse RUFA di Fine Arts Julia Vasconcelos, Sofia Arredondo e Arifah Ashri. Le performance si sono svolte in diverse sale della villa durante tutto l’orario di apertura straordinaria, invitando il pubblico a un’immersione emotiva e riflessiva tra memoria, arte e gesto performativo.

Con il suo patrimonio archivistico e la sua affascinante biblioteca, la villa – dedicata alla madre di Andersen, Helene – rappresenta una fonte d’ispirazione potente per opere che intrecciano arte, memoria e storia. Le performance proposte si concentrano proprio sulle figure femminili che hanno segnato la vita dell’artista: un percorso creativo che, grazie alla ricerca d’archivio, allo studio delle opere e a una profonda indagine del contesto storico e culturale, restituisce voce e visibilità a protagoniste spesso dimenticate.

A House of One’s Own – Testo curatoriale di Marta Jovanović

Ispirata al gesto radicale di Womanhouse di Judy Chicago e Miriam Schapiro, Una Casa Tutta per Sé trasforma il Museo Andersen in uno spazio vivo e pulsante, animato dalla presenza delle donne e dalle loro azioni performative. Ogni stanza diventa un contenitore di espressione intima, tensione e liberazione—una casa abitata da voci che rifiutano il silenzio.

Attraverso tre performance distinte, le artiste creano un equilibrio fragile che oscilla tra caos e controllo, intimità e distanza, memoria e presenza. L’architettura domestica del museo si trasforma in un palcoscenico per rivendicare spazio, autorialità e cura.

Con opere delle studentesse RUFA Julia Vasconcelos, Sofia Arredondo e Arifah Ashri, Una Casa Tutta per Sé non è solo un programma performativo — è un’occupazione femminista.
 

 

Di seguito, le tre performance che hanno animato gli spazi della Casa Museo Andersen:

“To Become Matter”– Julia Vasconcelos propone un atto performativo di resistenza e liberazione. Tramite il gesso sovvertisce le rappresentazioni idealizzate e simboliche delle donne nell’opera di Andersen, esponendo l’assenza, il peso e la fragilità del corpo femminile reale.

“Dear Mother”– Sofia Arredondo propone un atto di resistenza lento e intimo. Utilizza il ricamo a punto croce per trasformare la corrispondenza materna in una scultura visibile e affettiva del tempo, della memoria e della presenza femminile.

“The Overlooked Muse”– Arifah Ashri propone un omaggio della fatica. Uno spazzolino da denti diventa piedistallo per la grazia materna, e ogni sfregamento rivela il potere silenzioso di un amore invisibile.

Un progetto a cura di Marta Jovanovic, con la supervisione dell’artista Davide Dormino.
 
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La collaborazione tra RUFA e Casa Museo Andersen risponde a tre obiettivi fondamentali: valorizzare il patrimonio storico e culturale della Casa Museo attraverso linguaggi contemporanei; stimolare la creatività e la capacità interpretativa delle studentesse RUFA con un’esperienza di confronto diretto con lo spazio museale; e promuovere un dialogo tra passato e presente che renda attuali e accessibili temi come l’universalismo, il pacifismo e il progresso. Le performance si integreranno con l’architettura e le opere della villa, trasformando lo spazio in un laboratorio vivo di relazione tra arte e memoria.
 

Ascolta le parole delle protagoniste

17.05.2025
Via Pasquale Stanislao Mancini, 20

Tipologia

  • RUFA Culture

Consigliato per:

  • Fine arts