Mercoledì 17 dicembre 2025, alle ore 11:30, RUFA ospiterà la presentazione del volume Sulla necessità del Senza titolo. Il silenzio come linguaggio dell’arte (Postmediabooks, 2025).
L’incontro vedrà la partecipazione dell’autrice Chiara Ianeselli, in dialogo con Cesare Pietroiusti e Gianluca Lorenzini. Sarà un’occasione per approfondire i temi del libro e riflettere sul ruolo del titolo — e sulla scelta del “Senza titolo” — nella storia dell’arte, con particolare attenzione ai movimenti degli anni Quaranta-Sessanta.
Il saggio prende avvio da una domanda semplice ma cruciale: come nasce un titolo e cosa comporta, per un artista, decidere di intitolare un’opera “Senza titolo”? Chiara Ianeselli ripercorre le origini, le funzioni e le implicazioni del titolo nell’arte, dal suo affermarsi nel XVIII secolo alle pratiche contemporanee. Attraverso un percorso che va dall’Espressionismo astratto al Minimalismo e all’Arte Povera, Sulla necessità del Senza titolo indaga il “senza titolo” come scelta poetica e concettuale, capace di ridefinire il rapporto tra linguaggio e visione e di trasformare l’incontro dello spettatore con l’opera.
Ospiti
Chiara Ianeselli (Trento, 1989) è storica dell’arte. Laureata in Scienze dei Beni Culturali, ha proseguito gli studi con una specialistica in Storia dell’Arte e con il de Appel Curatorial Programme di Amsterdam. Ha conseguito il Dottorato in Analisi e Management dei Beni Culturali presso la IMT School for Advanced Studies di Lucca, con una ricerca dedicata ai titoli delle opere d’arte. Ha collaborato con importanti manifestazioni internazionali, tra cui dOCUMENTA (13), la 14ª Biennale di Istanbul e documenta fifteen, dove ha ricoperto il ruolo di coordinatrice curatoriale. Attualmente collabora con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo allo sviluppo di un nuovo progetto museale.
Cesare Pietroiusti è un artista italiano attivo a Roma. Laureato in Medicina con una tesi in Psichiatria, è cofondatore dello spazio autogestito Jartrakor (1977) e della Rivista di Psicologia dell’Arte (1979). Il suo lavoro si concentra su situazioni paradossali o apparentemente irrilevanti, spesso escluse da processi analitici o rappresentativi. Ha promosso e curato numerosi progetti collettivi, tra cui Oreste (1997–2001), la conferenza How do I explain to my mother that what I do is useful? (Link Project, Bologna, 1997) e Oreste alla Biennale di Venezia (1999). È cofondatore di Nomads & Residents, New York (2000), ed è stato docente presso istituzioni come la Fondazione Ratti, LUCAD – Lesley University, IUAV Venezia e NABA Roma.
Come membro del collettivo Lu Cafausu, è cofondatore e presidente della Lac o Le Mon Foundation (San Cesario di Lecce, dal 2015). Dal 1977 espone in Italia e all’estero in musei, spazi indipendenti e istituzioni pubbliche. Nel 2019 il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna gli ha dedicato una retrospettiva completa.