Bandi

Aperte le iscrizioni per Carapelli For Art

Parte ufficialmente la terza edizione di “Carapelli For Art”, il premio per le arti visive promosso dalla storica azienda toscana Carapelli. Da oggi, e fino al 20 luglio 2020, sul sito Carapelli for Art sarà possibile candidare le proprie opere e partecipare al concorso che mette in palio un montepremi finale complessivo di 12 mila euro.

Il tema di questa nuova edizione è: “Radici”. «Le radici – si legge nel bando – ci tengono saldi a terra, per farci crescere in altezza; sono la nostra identità, storia, tradizione a livello individuale e collettivo. Rendono possibile ogni forma di scambio poiché la loro forza è inclusiva. Ciò è nel loro principio: ci danno nutrimento e stabilità, per permettere lo sviluppo e la trasformazione. In arte le radici possono essere il rapporto con la propria origine, il carattere ricorrente di una ricerca, il legame saldo con una materia o un’idea, l’elemento primo e necessario di un processo».

La giuria è composta da Elisa Del Prete (imprenditrice della cultura con una laurea in Beni Culturali, lavora da sempre in modo autonomo per portare l’arte a contatto con la società investigando il lavoro di artisti capaci di affermare il proprio segno nell’oggi), Matteo Innocenti (curatore e critico d’arte, docente; ha collaborato con musei e istituzioni tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, la Galleria dell’Accademia di Firenze, MAD), Massimiliano Tonelli (laureato in scienze della comunicazione all’Università di Siena, dal 1999 al 2011 è stato direttore della piattaforma editoriale cartacea e web Exibart ed è direttore editoriale di Artribune, da lui fondato nel 2011), Gabriele Tosi (è curatore indipendente e direttore artistico di LOCALEDUE (Bologna), spazio no-profit volto alla sperimentazione e dedicato alla promozione di giovani artisti e curatori).

Giunto alla sua III° edizione, in questo particolare e delicato momento storico, il premio intende inoltre dare un sostegno concreto al settore all’arte e alla cultura, duramente colpiti dall’emergenza globale.