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Fotografia e audiovisivo

Lina Pallotta: volevo vedermi negli occhi

A cura di Michele Bertolino e Elena Magini.

Quando: 6 maggio – ottobre 2023 presso il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

 
Volevo vedermi negli occhi è la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa e docente RUFA Lina Pallotta (n.1955, vive a Roma). Dagli anni ’80, Pallotta ha lavorato a progetti fotografici con un’accentuata attenzione politica ed etica, riconoscendo al medium un forte compito sociale.

Il Centro Pecci presenta una selezione delle fotografie del progetto Porpora, scattate a Porpora Marcasciano, attivista trans. Le due si incontrano dallo stesso lato delle barricate in una Napoli calda durante i fantasmagorici anni -‘70 e stringono un profondo legame. Nel 1990 Pallotta inizia a fotografare Porpora: sono momenti di scene quotidiane che attraversano il personale, i contesti politici e di movimento, le geografie disparate dei loro incontri (l’East Village, Roma, Bologna, la campagna napoletana) con uno sguardo vicino e un’attenzione affettiva: ne emerge un tocco corporeo e immediato.

Volevo vedermi negli occhi raccoglie un ritratto prolungato e non-finito dell’attivista trans: un’amica, una compagna e una persona. Immagini sfocate, scene contrastate in bianco/nero, momenti rapidi ed effimeri restituiscono il racconto e gli intrecci di tempi, luoghi e corpi.

A cura di Michele Bertolino e Elena Magini, la mostra è accompagnata dalla pubblicazione Porpora, edita da Nero, che raccoglie una selezione delle foto di Lina, un archivio visivo con un possibile percorso nella storia del movimento omosessuale e trans a partire dagli anni ‘70 e alcuni saggi sul lavoro fotografico di Lina Pallotta. Il volume è vincitore del bando Italian Council 10.

In copertina: Lina Pallotta, Porpora – San Bartolomeo in Galdo, 2018, stampa digitale su carta hahnemühle fine art barita, 120×80 cm. Courtesy dell’artista.

 
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