Classificazione merceologica può contenere tracce di esseri umani

Contro ogni standardizzazione, questo progetto si pone l’obiettivo di oggettivare l’essere umano, esasperando la sua categorizzazione e traducendolo in un codice a barre. Una installazione identifica e classifica i fruitori attraverso l’analisi della voce, carica di espressività ed emozioni. Un programma analizza le informazioni extralinguistiche delle voci dei fruitori, secondo criteri predefiniti. La macchina, quindi, si fa giudice di ciò che una voce le ha trasmesso, racchiudendola in una categoria.

Le molteplici e variabili informazioni di ogni voce, limitate in categorie di classificazione, mostrano quanto sia riduttivo confinare gli individui in schemi prestabiliti.

Emanuela Mottola