TAO_EXHIBITION

Terrestrial Artificial Organism

 

Mostra degli studenti di Multimedia Arts and Design: Mattia Alongi, Adriana Aneiva Guerra, Daniel Arno, Simone Bellucci, Jacopo Bianchi, Martina Carbone, Rosa D’Alessio, Francesca Dolgetta, Davide Galofaro, Giulia Vietti. A cura di Daniele Falchi. Mostra coordinata da Giulio Pernice.
11 – 15 luglio 2022, RUFA Space – Via degli Ausoni, 7.

 
T.A.O. è la mostra organizzata dalle studentesse e dagli studenti del secondo anno del corso accademico di secondo livello in Multimedia Arts and Design.
Presso il RUFA Space, verranno presentate dieci opere che riflettono sul complesso rapporto che intercorre tra organismi biologici e ibridi tecnologici. Il progetto, partendo dalle tesi di James Lovelock secondo le quali nuovi esseri – nati dall’intelligenza artificiale progettata dagli esseri umani – si preparano ad aprire ad una nuova epoca denominata Novacene, immergerà lo spettatore all’interno di un nuovo ecosistema composto da cyborg, piante e alieni intraterrestri. Le opere proposte accompagneranno i visitatori in un viaggio in cui macchine ed esseri umani si trovano a collaborare
in un rapporto che, come nella filosofia taoista, prevede la piena complementarietà di due termini di paragone antitetici.

Gli Artisti e le Opere

PUSH di Mattia Alongi

PUSH è un’installazione interattiva nata dal concetto di comunicazione tecnologia dell’informazione denominata BIT, il cui range di valori varia da zero o uno. L’uomo ha sempre avuto uno stretto rapporto con la macchina, la cui origine della comunicazione è rintracciabile nell’input; la macchina infatti, per avere uno scopo deve avere un ordine. Questa connessione ha portato ad avanguardie e sviluppo per l’uomo, creando infrastrutture e reti di connessione sempre più complesse e contorte, ponendo così la macchina al centro di tutto. PUSH non è altro che una pura raffigurazione del concetto primordiale di questa interazione, vale a dire il button. Siamo abituati a cliccare e a dare comandi a una macchina senza comprenderne la complessità e la stratificazione di comandi contenuti al suo interno. Il lavoro mira a rappresentare il fascino e la complessità che si cela dietro una macchina attraverso suoni, immagini e sinestesia, proiettando lo spettatore dell’opera in uno spazio sonoro e visivo.

THE SUPERMARKET di Adriana Aneiva Guerra

THE SUPERMARKET intende indagare la continua ricerca della perfezione da parte della razza umana. La creazione di esseri umani geneticamente modificati cambierà per sempre il nostro concetto di vita, ma non sappiamo ancora se questo apporterà migliorie o peggioramenti. L’obiettivo del progetto è quello di mettere in discussione la società, immergendola in un futuro ipotetico in cui gli spettatori verranno invitati a riflettere sul fenomeno dei bambini geneticamente modificati. Attraverso un’esperienza immersiva, essi saranno portati mettere in discussione, sia singolarmente sia collettivamente, il concetto di essere umano che ci si presenterà in futuro.

BRIGHT GARDEN di Daniel Arno

Lo scopo del progetto è quello di creare un vero e proprio collegamento dinamico tra uomo e natura mediante il digitale. Se abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il risveglio di un albero in piena fioritura, ascolta le radici sotto terra respirare, e trasmetti con un contatto diretto i tuoi impulsi attraverso il tocco della mano.

VERBO di Simone Bellucci

VERBO è un’installazione interattiva che esplora le diverse possibilità della comunicazione non verbale. Esprimersi attraverso il linguaggio, scritto o parlato, è comunemente considerato l’unico metodo disponibile per veicolare informazioni tra esseri umani in maniera immediata e chiara. Ognuno di noi ha sperimentato, almeno una volta nella vita, la sensazione scoraggiante che arriva durante l’elaborazione complessa di emozioni profonde, impossibili da spiegare a parole. Come risultato, ci troviamo puntualmente a cercare di comunicare ciò che sentiamo attraverso sistemi di comunicazione alternativi.
Ciò è dovuto al fatto che abbiamo quasi completamente dimenticato la nostra capacità innata di relazionarci e capirci istintivamente. La maggior parte delle persone infatti, non è più abituata a comprendere la comunicazione non verbale come le espressioni facciali, i gesti del corpo e il linguaggio degli occhi. Questo progetto vuole essere un esperimento dove chiunque avrà la possibilità di sperimentare altre lingue estranee ai metodi di comunicazione convenzionali. Luce, colore e suono sostituiranno le parole e inviteranno le persone a interagire tra di loro, per creare modelli visivi e sonori che gli consentiranno di creare connessioni non convenzionali tra i partecipanti.

INTERCONNECTION di Jacopo Bianchi

INTERCONNECTION è un progetto che, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, consente all’utente di interagire con una natura artificiale, esplorando la nostra capacità di non comunicazione verbale e combinandola con la nostra voglia di creare. L’interazione avverrà attraverso il nostro corpo, veicolo di espressione emotiva che, muovendosi, asseconderà il nostro istinto naturale.

EXPOSURE di Martina Carbone

L’evoluzione degli esseri umani è un processo costante. Cambiano i corpi e lo spazio, si espandono i campi di lavoro e vengono esplorati nuovi sensi.
In questa dinamica perpetua, quale sarà la prossima evoluzione umana? Secondo James Lovelock, tutto ciò che accade in un ecosistema autonomo trova un senso universale: salvaguardare Gaia. Gli esseri umani saranno i genitori di una intelligenza superiore, di un intelletto che evolvendosi distruggerà l’epoca dell’Antropocene. EXPOSURE è un’installazione multimediale che immerge gli spettatori in un futuro sperimentale, mediante un’esperienza in realtà virtuale. Il visitatore, entrando all’interno di un box di vetro, verrà osservato dai nuovi abitanti della terra come fosse in un museo. Quindi, quale sarà il vantaggio di essere umani in un mondo che non è più antropocentrico?

CAGE di Rosa D’Alessio

CAGE è un’installazione interattiva che esplora la nostra percezione del tempo e la conseguente relazione con esso. Colpito dalle azioni di ognuno di noi, il tempo porta con sé tutte le cose che abbiamo fatto o che avremmo potuto fare. Un monitor mostra un occhio chiuso che si apre all’arrivo di un visitatore. Dentro l’occhio, precisamente nell’iride e nella pupilla, ci sono dei video che riflettono i fattori sociali, culturali e personali. Quando la persona si muove lontano dall’installazione, l’occhio si chiude e, nel momento in cui un altro visitatore si avvicina, l’occhio si apre di nuovo.

HUMAN CODING di Francesca Dolgetta

Se possiamo pensare alle macchine, allora le macchine possono pensare; se possiamo pensare alle macchine che pensano, allora le macchine possono pensare a noi. L’essere umano è sempre più iperconnesso, quali conseguenze avrà questo uso continuo delle macchine sul corpo umano?

WHAT WILL BECOME OF GAIA di Davide Galofaro

Il progetto intende rappresentare, attraverso un excursus che parte dalla prima linea ferroviaria al mondo, il primo treno a carbone di George Stephenson, simbolo della rivoluzione industriale.
L’obiettivo è mostrare attraverso un’installazione il punto di partenza dello sviluppo tecnologico, fino ad arrivare alle sue conseguenze per la natura e per lo sviluppo di nuove intelligenze denominate cyborg.

IT’S ALL CONNECTED di Giulia Vietti

I cyborg, dal linguaggio che abbiamo sviluppato in decine di migliaia di anni, si evolveranno e troveranno la propria forma di comunicazione, saranno in grado di capirsi non necessariamente con la parola, ma anche attraverso la telepatia e gli impulsi elettronici. I cyborg saranno i guardiani di Gaia, coloro che regoleranno e abbasseranno le temperature della Terra. Per fare ciò, svilupperanno linguaggi unici per essere in grado di comunicare e ottenere dati da questo organismo noto come il nostro pianeta. La domanda è: come comunicheranno questi dati a noi?
 

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Le opere

Terrestrial Artificial Organism
dal 11.07.2022 al 15.07.2022

Tipologia

  • RUFA Culture

Consigliato per:

  • Multimedia arts and design