Design

RUFA, la Scuola di design protagonista al contest Olivetti

Un dominio assoluto che conferma il lavoro di formazione e di ricerca che la Scuola di Design RUFA porta quotidianamente avanti. L’edizione 2019 dell’Olivetti Design Contest, per gli allievi della Rome University of Fine Arts, si conclude con un primo e secondo posto nella categoria “Smart Chair” e con un primo e terzo posto nella sezione “Fiscal Printer”.

Per quanto riguarda le “Smart Chair”, Nicola D’Armento e Lorenzo Gordini, con il progetto “Opus” si sono accomodati sul gradino più alto del podio presentando una seduta ritenuta dalla giuria perfettamente allineata ai “valori Olivetti”, capace di declinare originalità, funzionalità ed ergonomia. Il design riprende il concept delle macchine da scrivere che hanno fatto la storia della casa di Ivrea, richiamandone il logo. A seguire sulla piazza d’onore “Ohc”, un’experience curata da Valentina Rossi, Martina Marcolin e Valentina Parbuoni.

“Fiscal Printer” è la sezione del contest dedicata all’innovazione per i servizi alle imprese. Da questo assunto ha preso avvio il processo elaborativo sostenuto da Margherita Belli, Nunzia Campana, Gaia Gradilone e Davide Conti che ha portato alla creazione di “COCHLEA”, una stampante fiscale che è in grado di far vedere al cliente lo scontrino prima che esso venga emesso, con uno schermo touch in grado di operare anche in ambiente wireless. Gli studenti RUFA, in questo caso, hanno coniugato funzionalità ed estetica. Medaglia di bronzo per “Orca” di Giulietta Baldini, Lara Di Benedetto, Claudia Guagnano e Giulia Mosca.

A prescindere dai risultati, certamente positivi è l’Accademia nel suo insieme ad uscirne con un’immagine vincente: sono stati ben nove i progetti selezionati per prendere parte alla fase finale sui dieci inviati in origine. L’intero processo realizzativo è stato attentamente seguito dai docenti del corso di Design Floriana Cannatelli, Ely Rozenberg, Alessio Cremisini e Jurgen Janku, supportati dal team del laboratorio prototipi coordinato da Giorgio Marcatili, Sergio Subrizi e Guglielmo Lisi, Antonio Pace ed Emanuele Tarducci.



Foto: Settimio Martire