Didattica

RUFA Contest, entro il 27 ottobre la presentazione dei concept

RUFA c’è! E ovviamente ci sono anche due elementi che accompagnano il divenire dell’Accademia: la ricerca e il talento. Il RUFA Contest è la declinazione massima di questi due aspetti, da combinare e miscelare per originare un progetto che sfugge il banale, capace di assecondare le caleidoscopiche forme dell’intelletto. Una missione che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha soltanto rimandato di qualche settimana.


Nello scorso mese di maggio, infatti, sono stati resi noti i 54 progetti ammessi alla selezione per la finale: Riccardo Abate (Humanity), Maria Ahmed (Consonanza // Grado zero dell’esistenza), Claudia Auricchio – Valerio Mecozzi (Living stone), Debora Barile (N.O.W.), Sonia Bouslama (OHH MY TEAR), Emma Brunelli (HÝBRIS), Gianmatteo Buttiglione – Mirko Pelliccia (H(earth)Z), Valeria Cappabianca (Panacea), Laura Capriglia (TREEBUTE), Martina Carbone (Common denominator), Maria Cavinato (At all times of time), Nicolò Chioccia (eukaryota), Sabrina Coppola (Lifetime), Caterina Crescini (The eternal return of forms), Fabrizio Crollari (Delebĭlis), Elisa De Giovanni (Attimo eterno), Javier Soler De Mendoza (Compost), Giulia Di Franco (Cuma), Daniele Falchi (Life finds a way), Pietro Falcone (saudade), Edoardo Filippone – Carmine De Vita (Komorebi), Tijana Gavric (MOTHER, FORGIVE ME!), Alessio Gennaro (The Light side of the Earth), Maria Elisabetta Gentile (Mihrab), Sofia Giacinti (trace of pure souls), Martina Giuliani (Nature lays bare), Giuseppe Giusi Alfredo (MOON), Alessio Hong (Mommy Earth), Simone Liberati (Father Earth), Amedeo Longo – Silvia Bottero (“one day (again)”), Davide Luccini (Falso), Marco Luzzi (HOME, Borderline relationship), Lorenzo Mancini – Lorenzo Foresta – Marchese Fabio (Focus), Sofia Martini (TREES’ DEATH FOR NATURE’S BREATH), Lidia Matarazzo (Naturae matrix), Giovanni Benedetto Matteucci (Judith), Bogdan Melinte (Geoscapes), Davide Miceli (Ultima forma), Yeodit Pace (Metamorfosi – Guardare con altri occhi), Chiara Dina Palmitessa (Homo Orbis), Francesco Saverio Pasquarelli (Wildfire), Mariagrazia Pellegrini (And I can forget you Mother), Elisa Pelliccioni (IN EARTH WE TRUST), Francesco Piccolo (VII), Elisa Quadrini – Maria Gavrilova (Natural balance: it depends on you), Antonio Reda (DROP the DROP), Gianluca Ricco (Monstrum), Giulia Gaia Rossi (Eleven Years), Anija Salvato – Lorenzo Morelli (BEE-MEE), Sofia Sotto Corona (Bits of sky are the only certainty against these uncertain times), Simone Tecchia (CAGE), Xiang Wang Yu (“Fe + H2O2 → H2Fe + O2”), Annalisa Welzhofer (Grounding), Michal Zemel – Giorgia Pelagalli (Overcast traces). Tra questi si procederà a un’ulteriore scrematura che determinerà le 25 idee che si contenderanno la vittoria.

La Commissione interna, presieduta dal direttore Fabio Mongelli, ha indicato nel prossimo 27 ottobre la scadenza per l’invio della documentazione elettronica dei progetti selezionati. Tutti i concept saranno caricati su una piattaforma, così da essere valutati dagli esperti che dovranno pronunciarsi sull’originalità, sull’incisività del messaggio, sulla coerenza con le richieste del brief e sulla realizzazione del progetto.


Gli studenti sono chiamati a confrontarsi sul tema “Oh, my Earth!”, così come ipotizzato dal direttore artistico del RUFA Contest Emanuele Cappelli. Lo scopo è proseguire il cammino nella visione del RUFA Contest che, in questi anni, ha permesso di ascoltare gli input dei maestri della contemporaneità: Stefan Sagmeister nel 2015, Karim Rashid nel 2016, Francis Kéré nel 2017, Shirin Neshat nel 2018 e David LaChapelle nel 2019.

Per il vincitore tra i vincitori, un premio da 2.500,00 euro e un biglietto aereo a/r per trascorrere un periodo di formazione presso lo studio dell’ospite internazionale che assume il ruolo di presidente di giuria della serata finale.