Cinema

Fotografia e audiovisivo

“Una striscia di terra feconda”: il docufilm generato dagli studenti RUFA

Non solo musica, ma arte intesa nelle forme più svariate. Dando seguito a una collaborazione già avviata negli anni scorsi, RUFA – Rome University of Fine Arts sarà presente all’edizione 2021 del festival “Una striscia di terra feconda”, dedicato al jazz e alla musiche improvvisate. Le studentesse RUFA Elena Palazzi e Alice Russo hanno realizzato un docufilm, che reca lo stesso titolo dell’importante iniziativa culturale e che sarà proiettato il 10 settembre nella suggestiva cornice della Casa del Jazz.

Il progetto, la cui direzione artistica è affidata a Paolo Damiani e Armand Meignan, si pone come una spazio di creazione e diffusione musicale che vede protagonista la Regione Lazio, grazie alla “presenza” di alcuni importanti siti Unesco come il Museo Nazionale di Palestrina, Palazzo Farnese a Caprarola, il Castello di Santa Severa e la Fondazione Musica per Roma che accoglie le diverse attività nel parco della Casa del Jazz.

“Una striscia di terra feconda” è un evento basato sullo scambio creativo tra jazz francese e italiano. Il festival ha sempre riservato particolare attenzione ai giovani talenti. Negli anni questo impegno ha assunto carattere strutturale, oltre alla collaborazione con la nostra Accademia, in questo contesto è da sottolineare l’importanza della Residenza d’artista franco – italiana, nata con l’obiettivo di sostenere l’incontro tra musicisti di diversa provenienza, in progetti originali da proporre sulla scena internazionale. Il festival si caratterizza, inoltre, per l’inedita sinergia tra partner pubblici: il Ministero della cultura (Mic), la Direzione Regionale Musei del Lazio, il Ministero francese della cultura, il Comune di Roma – Assessorato alla crescita culturale, la Regione Lazio, l’Ambasciata di Francia a Roma.

Una striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse che si è venuta a creare tra partner pubblici del massimo prestigio che in questi anni lo hanno finanziato: il Ministero della Cultura (MiC), la Direzione Regionale Musei del Lazio , il Ministero Francese della Cultura, il Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale, la Regione Lazio, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, la SIAE, l’INPS- fondo PSMSAD, MIdJ (associazione musicisti di jazz), CNM (centre national de la musique), l’AJC (ex Afijma), la Spedidam. Dal 2019 inoltre il festival ospita progetti pensati ad hoc per bambini ed adolescenti, grazie anche alla collaborazione con l’associazione IJVAS (il jazz va a scuola).