La presenza dell’uomo sulla Terra è finalizzata a lasciare dei segni. È in questa visione, pensata dall’ideatore e direttore artistico Emanuele Cappelli, che il RUFA Contest 2019, nello scenario d’eccezione del Teatro Brancaccio, si è celebrato, consentendo il trionfo della Divina estetica, tema principale dell’evento.
L’obiettivo della kermesse è chiaro e consolidato: innalzare i concetti di modernità, arte e ricerca. Un “mood” confermato dai personaggi che hanno caratterizzato il progetto nelle quattro edizioni che si sono succedute fino ad ora, fornendo competenze e senso di meraviglia, declinando didattica e progettualità: Stefan Sagmeister nel 2015, Karim Rashid nel 2016, Francis Kéré nel 2017, Shirin Neshat nel 2018. A prendere idealmente in mano il testimone è stato David LaChapelle, simbolo di un’epoca, di un intero sistema sociale. Un visionario sostenitore della tradizione: ancora oggi sviluppa e stampa le sue opere fotografiche con i metodi analogici, per continuare a considerare ogni scatto come una vera e propria opera d’arte. Capace, come pochi, a far agire in maniera interattiva l’ironia e il surrealismo tipico della cultura visiva nordamericana: celebrità, nudi, colori, tessuti, follie, eccessi, composizioni oniriche, stravaganze, lusso, immortalità dei corpi e dei volti. Tutti registri generati da una forte personalità stilistica.
Venticinque i progetti che gli studenti della Rome University of Fine Arts hanno proposto all’attenzione dell’iconico maestro dell’immagine: ICON (Aurora Achille), Convergenze (Francesca Ansanelli), Guiding Night (Laura Arcangeli), Narciso (Aurora Augenti), Sympatheia (Caterina Baldari), SE(E)NSE OF BEAUTY (Benedetta Barone, Arianna Calistri), The line – What remains (Silvia Bottero, Laura Capriglia), Empatia (Cristina Cannistraci), Paradigma (Valeria Cappabianca), Bellezza Contemporanea (Lorenzo Cappella), LONE ORANGE: LA DEVIANZA DI MARTE (Francesca Cornacchini), Sen5e (Carmine De Vita, Antonio Reda, Bogdan Melinte, Edoardo Filippone, Giorgia Pelagalli), Nec aut verbis exiprimere (Anna Di Rocco), EX_STASIS (Francesco Floris, Ludovica Testa), Particula (Daniela Gentile, Emanuela Mottola), Rinascente (Filippo Gualazzi, Matteo D’Andrea), Gurgone Lab (Camilla Gurgone), One second of eternity (Alessio Hong, Daniele Pellecchia, Flavia Daniele), Cheng (Yunfeng Liu), Così è la vita (Amedeo Longo), IMPATTO (Elena Orezzi, Vanessa Avato), Only (Francesco Politano), Life (Flavia Softa), Elusive (Claudia Spada), Breathe (Michal Zemel).
Nella masterclass, che ha avuto luogo in un edificio simbolo della cultura romana, come la sede RUFA Pastificio Cerere nel cuore del quartiere San Lorenzo, i venticinque concept ammessi alla finale del contest sono stati oggetto di confronto e dibattito, al fine di costruire un pensiero trasversale, per mescolare e contaminare il mondo interiore con quello esteriore. Le opere proposte resteranno aperte al pubblico fino al prossimo 11 giugno, giorno in cui avrà luogo il finissage, così da facilitare il contatto con la ricerca e la produzione artistica posta in essere dai ragazzi. Tre le aree coinvolte: Spazio Cerere (via degli Ausoni, 3), Ex Vetreria e Rufa Space (via degli Ausoni, 7).
Ma il RUFA Contest è pur sempre una gara, uno vince, tutti vincono.
– PRIMO CLASSIFICATO RUFA CONTEST 2019: CHENG – YUNFENG LIU
– Premio speciale RAI CINEMA: One second of eternity – Alessio Hong, Daniele Pellecchia e Flavia Daniele
– Premio speciale MTV: EX-STATIS – Francesco Floris e Ludovica Testa
– Premio speciale SKY ARTE: Gurgone Lab – Camilla Gurgone
– Premio speciale EXIBART: Elusive – Claudia Spada
– Premio speciale CONTRASTO: Breathe – Michal Zemel
– Premio speciale EMIRATES: Cheng – Yunfeng Liu
– Menzione speciale della giuria: Gurgone Lab – Camilla Gurgone