Annual report 2020 e 2021

Il sesto annual report RUFA presenta il biennio 2020-2021 come un unicum temporale, il tempo del COVID-19, la narrazione di un anno fatto di 24 mesi e 320 pagine, il report accademico più voluminoso realizzato. Il volume, aperto da un sedicesimo che include immagini di progetti che hanno come focus la pandemia, è composto di sette sezioni, più un inserto sul RUFA contest in fieri. Le scelte grafiche, fotografiche e illustrative vogliono rispondere in maniera compensatoria all’horror-vacui generato dalla pandemia e richiamare gli artifici, filtri fisici o digitali, che la società ha scelto di adottare come strumenti per arginare i contagi. La varietà e la saturazione dei toni cromatici vale come una sorta di risarcimento artistico: venuto meno il calore (umano, relazionale, vitale), lo restituiamo e lo compensiamo sotto forma di colore.

Il progetto fotografico nel primo sfoglio presenta ritratti in cui le persone che hanno ruoli apicali all’interno dell’Accademia, simbolicamente e in maniera spesso ludica, interagiscono con un filtro fisico in plexiglass spesso usato nelle sedi accademiche.

Il progetto d’illustrazione in apertura di ciascun corso di studi rende invece omaggio ai grandi personaggi internazionali che durante il biennio hanno abbandonato il mondo, lasciando con le loro opere una grande eredità agli studenti e ai creativi di oggi.

La scelta del carattere tipografico, che integra all’interno del set stilistico molte emoji, il tipo di composizione tipografica e di layout rimandano in maniera diretta ai modi e prassi dei dispositivi digitali, ai quali siamo stati e siamo sovraesposti ogni giorno.

Anche il progetto fotografico che presenta lo staff RUFA evoca atteggiamenti e momenti di vita che tutti noi abbiamo vissuto durante il periodo pandemico, ironizzando la collaborazione del team accademico.

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