Livia Barbieri

Livia Barbieri nata a Roma nel 1983, laureata in Economia e Commercio a La Sapienza (2006) e diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia corso di produzione (2006-2008).
Il mio primo lavoro da organizzatore nel 2009 e’ stato “Fratelli d’Italia” un documentario diretto da Claudio Giovannesi col quale ho lavorato in altre vesti (sul primo da ispettore di produzione e sul secondo da coordinamento di produzione) sia in “Ali ha gli occhi azzurri” (2012) che in “Fiore” (2016).
Per tutto il 2010 e parte del 2011 mi sono occupata di prodotti a basso budget di diverse tipologie: fashion spot (“She wolf” e “Passe-partout”di Debora Vrizzi), cortometraggi (“Al servizio del cliente” di Beppe Tufarulo e “Sottocasa” di Alessio Lauria entrambi vincitori delle rispettive edizioni di Talenti in corto del Premio Solinas, “Cargo” di Carlo Sironi in concorso alla ’69 Mostra del cinema di Venezia), videoclip musicali (“Under the sun” di Lorenzo Vignolo).
Nel 2012 torno ai documentari con “La Carrera” di Francesco Costabile e Assunta Nugnes e con “Ci vorrebbe un miracolo” di Davide Minnella vincitore al RIFF 2014. Sempre nello stesso anno ho affiancato in preparazione, riprese e post produzione Jean Denis Le Dinahet ,il produttore dell’opera prima di Fabio Mollo “Il sud e’ niente” nonché vincitore del Premio Camera d’oro Taodue per il Miglior produttore emergente di opera prima all’Ottava edizione del festival del Film di Roma.
Nel 2013 e 2014 diversi film da ispettore o da coordinamento tra cui l’opera prima di Claudio Amendola “La mossa del pinguino” e “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi. Come organizzatore il documentario di Lorenzo D’amico de Carvalho “Terra de Fraternidade” e l’opera prima di Gianclaudio Cappai “Senza lasciare traccia”.
Nel 2015 e 2016 come organizzatore: webserie di 5 puntate “AUS – Adotta uno studente” di Antonio Marzotto vincitrice del Premio Solinas bottega webserie e trasmesso sul sito web della Rai; corto “Le futur” di J.P.Baumerder con Jacques Perrin; lungo “L’indomptee” di Caroline Deruas in Concorso ai Cineasti del presente a Locarno 2016. A latere ho continuato ad occuparmi di coordinamento per il film “Banat” di Adriano Valerio, “Il permesso” secondo film di Claudio Amendola e “Looking for Oum Kulthum” di Shirin Neshat (gia’ Leone d’argento Venezia ’66 per la regia di “Donne senza uomini”).
Attualmente collaboro con Giovanni Pompili della Kino produzioni su due progetti di documentario (coproduzioni con Svizzera “L’oro del diavolo” regia di Michele Pennetta e Francia “Women Photographie” regia di Esther Sparatore) ed uno di lungometraggio (coproduzione con il Belgio “Coureur” regia di Kenneth Mercken).