Mattia Zoppellaro

Studia fotografia allo IED di Milano dal 1999 al 2002
Nel 2003, dopo 2 anni di esperienza lavorativa al dipartimento di Fotografia di Fabrica (il Centro di Ricerche sulla Comunicazione di Benetton), si trasferisce in Inghilterra dove inizia a scattare per diverse riviste e etichette musicali.
Contemporaneamente realizza vari progetti personali, dal reportage sociale (Irish Travellers, Rifugiati Kosovari, Cacciatori di Streghe Africani, Senzatetto di Hackney, Prigioni di Massima Sicurezza del Nord-Est Italiano), di costume (Cerimonie Religiose nel Meridione, Fiera del Sesso di Milano) e sui movimenti giovanili (Rave Parties Europei, Punk Messicani, Scena Hip Hop di Dakar).
Nell’Ottobre 2015 inaugura la mostra personale “Heroes?” all’interno dell’Outdoor Festival a Roma.
Nel Marzo 2016 inaugura la personale “Scratches” alla Traffic Gallery di Bergamo.
Nel Settembre 2017 pubblica il suo primo libro “Appleby” sugli irish travellers, edito da Contrasto. Lo stesso progetto viene esposto a Cortona On The Move nel 2016, allo Spazio Forma, dove inaugura nel Settembre 2017, al Festival Portrait(s) di Vichy (2018) e alla Traffic Gallery di Bergamo (2018)
Nel Marzo 2019 espone al MIA Photofair di Milano il lavoro “Appleby”
Nel Gennaio 2020 espone a Arte Fiera di Bologna I progetti “CCCP” e “Straight Outta Pikine”
Nell’Ottobre 2021 pubblica il suo secondo libro “Dirty Dancing” edito da Klasse Wrecks, sulla scena Rave della fine degli anni ‘90.
Le sue immagini sono state esposte alla National Portrait Gallery di Londra, Photo España, Cortona On The Move, Portrait(s) di Vichy, Paris Photo, Italian Cultural Institute a Londra, Fabrica di Treviso.
Collabora con testate e clienti tra cui: Fendi, New York Times, Sony, Univesal Jeep, Louboutin, Rolling Stone, Vanity Fair, Sunday Times Magazine, Financial Times Weekend, El Pais Semanal, L’Espresso, D La Repubblica, GEO, M Le Magasin Du Monde, GQ, Les Inrockuptibles, Mojo, NME, Sportweek

Al momento vive tra Milano e Londra.