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All’Auditorim Parco della Musica di Roma “Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne”

Resteranno esposti fino al 13 dicembre, lungo il colonnato esterno dell’Auditorium Parco della Musica, le opere di giovani studenti e studentesse contro la violenza di genere per l’iniziativa “Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne” promossa da Roma Capitale, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Fondazione Musica per Roma

L’idea, partita lo scorso 23 novembre, in concomitanza della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, viene oggi resa fruibile anche dal punto di vista fisico, sfruttando al meglio gli spazi all’aperto presenti in questo suggestivo angolo della capitale. Tra i 20 manifesti che si snodano lungo il percorso espositivo ci sono anche le opere realizzate da Francesca Ansanelli  – “Filo di Arianna”, Alessio Gennaro – “Supereroina di tutti i giorni”, Caterina Tahan – “Svincolar(e…)” e “Tracce silenti”, Eleonora Mossi – “Fuori”.

L’obiettivo del progetto, realizzato in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è promuovere i Centri antiviolenza di Roma, attivi h24 e collegati al numero nazionale antiviolenza e stalking 1522. I servizi antiviolenza offrono sul territorio cittadino consulenze specialistiche, protezione e supporto alle donne vittime di maltrattamenti, con percorsi individuali e servizi finalizzati alla riconquista della piena autonomia di vita.

«Contro la violenza sulle donne – ha sottolineato la sindaca Virginia Raggi – è fondamentale non abbassare mai la guardia. Per questo l’impegno è massimo per aprire nuovi servizi sul territorio e sensibilizzare, soprattutto i più giovani, al rispetto, al riconoscimento e al diritto di ciascuna e di ciascuno alla piena e libera espressione di sé, al diritto alle pari opportunità».

«L’educazione – ha dichiarato la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti – è un asse fondamentale nella sensibilizzazione dei più giovani contro la violenza di genere. Quella che gli studenti coinvolti in questa iniziativa hanno vissuto è l’esperienza di una comunità scolastica che prova a interrogarsi sulla violenza e a dar voce al suo contrasto attraverso la forza comunicativa dell’arte. Partire dalla consapevolezza delle generazioni più giovani vuol dire dar vita già oggi a un futuro diverso».