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Arte cinematografica

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Due ex studenti RUFA a Venezia

Interessanti e proiettate al futuro le performance registrate da alcuni ex studenti RUFA al Festival del Cinema di Venezia, in particolare da parte di Beatrice Baldacci e Matteo Petecca.

Beatrice Baldacci ha curato la regia del lungometraggio “La Tana”, interpretato tra gli altri da Irene Vetere, Lorenzo Aloi, Helénè Nardini, Elisa Di Eusanio, Paolo Ricci e Federico Rosati.

“La Tana”

La storia si collega alla stagione dell’amore per eccellenza. Nell’estate dei suoi diciotto anni, Giulio decide di non partire e di restare a casa per aiutare i genitori con i lavori nell’orto. Nella villetta accanto, disabitata da tempo, arriva Lia, una ragazza di vent’anni. Giulio vorrebbe conoscerla, ma lei è scontrosa e introversa. Un giorno Giulio fa il bagno al lago e Lia tenta di affogarlo per gioco. Attratto da lei, comincia a pensarla giorno e notte. Lia lo avvia a giochi sempre più pericolosi, nascondendo però dei segreti e non permettendo a nessuno di mettere piede nella vecchia casa abbandonata.

«Quando ho pensato per la prima volta al film – evidenzia Beatrice – ho visto l’immagine di una casa in campagna, un riparo sicuro in cui rifugiarsi. In quel luogo incantevole Giulio e Lia giocano con il loro corpo, esplorando i fragili confini che esistono tra amore, morte e violenza, cercando di orientarsi nell’ignoto. Ognuno dà all’altro ciò che può dare. Questo incontro li spinge ad affrontare le proprie paure e a farli crescere. Il dolore è la forza misteriosa che li unisce. La Tana non è un luogo concreto e reale, ma quello spazio dove andiamo a nasconderci quando non stiamo bene. E dove speriamo che qualcuno ci venga a cercare».

Altrettanto emozionante l’esperienza di Matteo Petecca, sceneggiatore del corto “Notte Romana”, che insieme a Valerio Ferrara (regista) e Alessandro Logli hanno dato vita a un racconto di 8 minuti sull’amore estivo tra un ragazzo e una ragazza di classi sociali diverse.

“Notte Romana”

Il corto è stato premiato come il migliore del Festival, ricevendo la menzione Fedic. È una storia d’amore e di coltello ambientata a Roma, in cui emerge nitido ma non netto lo scontro tra periferia e mondo borghese. In un quartiere della Roma bene, Paolo è al bar con i suoi amici, come ogni sera. Quando sta per andare a casa, arrivano due ragazzi pericolosi. Uno in particolare lo “punta”. È Gioacchino: sono tre mesi che cerca Paolo e finalmente lo ha trovato. Lo accusa di essere stato con la sua ragazza e minaccia di fargliela pagare.
 

GUARDA L’INTERVISTA DEI PROTAGONISTI DE “LA TANA”LEGGI UN ARTICOLO SU LA “NOTTE ROMANA”