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RUFA e RICCI SpA: vince il talento

Call for Ideas “Arte in Costruzione”: si aggiudica la vittoria il progetto “I rami che raccontano” della studentessa Alexandra Fongaro.

Una borsa di studio che non vuole essere soltanto un incoraggiamento al talento, ma soprattutto un premio rivolto agli artisti che declinano ricerca, sperimentazione e innovazione. È in questo contesto che il RUFA Space, nel cuore del quartiere San Lorenzo di Roma, ha accolto la selezione finale del progetto “Arte in costruzione – Cultura, impresa, territorio”.

RICCI S.p.A. con il supporto di RUFA, ha lanciato tra gli studenti del Dipartimento di arti visive dell’Accademia, una Call-for-ideas per la realizzazione di un’opera artistica lungo il perimetro di un cantiere nel quartiere Flaminio a Roma. Agli studenti è stata offerta la massima libertà creativa per realizzare un’opera che resterà visibile per tutta la durata del cantiere (circa due anni). In palio per il progetto vincitore una borsa di studio dal valore di duemila euro, oltre al pagamento dei materiali necessari alla realizzazione dell’opera.

I candidati

Al termine della call sono stati ben 9 i progetti presentati: 1) “Dall’esterno, che succede” di Ginevra Miccadei; 2) “Breathing Air into the City” di Marina Collard & Bea Campbell; 3) “Fragmentancy” di Janneke leenders; 4) “Rome, the magnet!” di Ghazal Zare Zadegan; 5) “HABITAT” di Clarissa Secco; 6) “Val di burro” di Matteo Tamburro; 7) “Wolfgang Helbig” di Mirta Leuti, Andrea Arioli, Sofia Sonvico; 8) “I rami che raccontano” di Alexandra Fongaro; 9) “Rapidi” di Niccolò Di Ferdinando.

La giuria, composta dal Direttore RUFA Fabio Mongelli, il curatore e critico d’arte Fabrizio Pizzuto, il Consigliore Delegato Ricci S.p.A Silvia Ricci, la Presidente Fondazione Elpis Marina Missim, il co-fondatore della Galleria Continua Maurizio Rigillo, il Consigliore del Municipio 2 Arianna Camellini, la Direttrice artistica di Teatro Vittoria Viviana Toniolo, ha faticato non poco per determinare l’idea vincente, grazie soprattutto all’ottimo livello delle opere presentate e al lavoro svolto dal docente coordinatore Emiliano Coletta.

Il progetto vincitore: “I rami che raccontano”

Con 132 voti raccolti (i giurati dovevano esprimersi non solo sull’originalità dell’opera, ma anche sulla fattibilità e sull’aderenza al tema del contest) ad aggiudicarsi la vittoria è stata Alexandra Fongaro.

«Gli alberi di Roma – ha affermato l’artista nel corso della presentazione – raccontano le origini, le conquiste, la difesa e il miglioramento della nostra vita. È in tale quadro che gli alberi sono testimoni del futuro delle città e di Roma in particolare. Considerando le posizioni di alcuni alberi sulle mappe della capitale è possibile invitare lo spettatore a seguire una mappa in continuo cambiamento: la Quercia del Tasso, i cui tronco è stato colpito da un fulmine nel 1843; il Mandorlo di Villa Gloria, sotto cui fu adagiato Enrico Cairoli, mostra la “ferita” di un proiettile; la Paulownia di Piazza della Chiesa Nuova che resiste grazie alla presenza di una fontana accanto; l’Arancio di San Domenico donato a Roma nel 1220. E ancora: la Domus Augustus che secondo la leggenda custodisce il fico dove sono cresciuti Romolo e Remo. A San Giovanni, sotto la metro C, si ritrovano i semi dei primi alberi di pesche, senza dimenticare il Cipresso di Michelangelo. Tutto parla di storia, natura e memoria. Un principio che andrà a rappresentarsi nell’opera».

Making of dell’opera muraria “I rami che raccontano”

 

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