La storia del marchio RUFA.

Dalla sua nascita, nel 1998 a Roma, RUFA ha svolto sempre un ruolo cardine nella scena contemporanea. La sua crescita e la sua brand awareness sono state accompagnate progressivamente da un’immagine che ha rappresentato al meglio la sua identità e i suoi valori.
Il marchio originario presentava nella sua immagine la combinazione di un uovo e di un compasso; nello specifico, la composizione geometrica è generata dalla costruzione di un ovolo, inscritto e centrato sull’asse maggiore di un balaustrino a vite centrale aperto. Le figure, rese attraverso un accostamento cromatico tra bianco e rosso, suggerivano già dalla loro composizione un’idea geometrica, che evocava il concetto di progettualità. La scelta dei simboli, poi, completava la costruzione di un marchio che si proponeva come identificativo di un’istituzione dove la ricerca artistica veniva declinata alle varie discipline creative: il compasso, segno di progetto e professionalità; e l’uovo, simbolo di creazione. A fianco, e successivamente sotto, il logotipo con la spiegazione dell’acronimo.

Negli anni della consacrazione di RUFA come una delle principali Accademie italiane, in cui alle materie tradizionali si sono aggiunte anche quelle più sperimentali e votate all’innovazione e all’avanguardia, il marchio è stato rivoluzionato grazie all’intervento di Vertigo Visual Design (www.vertigodesign.it) che ha optato per una soluzione composta da simbolo più logotipo: il simbolo è stato inscritto in un cerchio rosso, al cui interno le quattro lettere bianche sono state disegnate in modo da richiamare i concetti di integrazione, connessione, modularità, dinamismo, centralità. Il logotipo ha riportato il nome della scuola in maiuscolo e la definizione dell’acronimo in alto/basso.

Il logo 2016 apre le porte all’assoluta contemporaneità del dynamic brand, che rende il logo vivo, vibrante e rispondente agli stimoli del mondo.
Cappelli Identity Design (www.cappellidesign.com), basandosi sul concetto di sinestesia, ha progettato un logo in grado di rappresentare una contaminazione continua fra sensi.
Il logo permette non solo di percepire l’ambiente esterno ma di aumentarlo di riferimenti e caricarlo di nuove sensazioni, non esperibili attraverso un’esperienza sensoriale unica e separata.
Infatti il nuovo brand RUFA comunica rispondendo anche allo stimolo sonoro, e la sinestesia culmina nel punto in cui si riesce a vedere i suoni e sentire i colori e i segni generati dall’identità visiva, in un felice scambio e una produttiva inversione sensoriale.

Il nuovo logo RUFA è un logo dinamico con una matrice generativa.

In pratica è composto da un marchio fisso, fermo, ma non immobile, che persiste nel tempo ed un lettering che lo accompagna e lo rafforza con la sua controllata mutevolezza. In questo sistema dinamico, a muoversi è il lettering, ed è proprio il lettering che muta, si muove e genera onde e variazioni sonoro/visive all’interno del marchio. Le variabili generative potranno essere di volta in volta diverse: il numero di studenti presenti in un dato momento in Accademia, il numero dei corsi attivati, le persone che parteciperanno a un evento. Le variazioni del logo saranno strettamente collegate alla vita di RUFA: sarà RUFA stessa a generare il suo logo.

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