Palais Coiffeur - Immagine news

Fine arts

Pittura

Scultura e installazione

Mostra Palais Coiffeur

Mai uguale a sé stesso, capace di declinare arte e luoghi all’unisono, trasmettendo all’osservatore un punto di vista sempre diverso. La mostra “Palais Coiffeur” è il nuovo lavoro artistico del docente RUFA Simone Cametti, in sinergia con lo studente RUFA e artista Antifigure, visitabile fino al prossimo 22 dicembre presso il laboratorio KH in via Flaminia 26 a Roma, rigorosamente di mercoledì con un programma espositivo mutevole di settimana in settimana.

Mostra Palais Coiffeur

La storia del progetto affonda le proprie radici nel passato. Nel 1912 comparve a Parigi, sulla vetrina di un barbiere in Boulevard Montmartre, la scritta luminosa “Palais Coiffeur”, per opera di Jacques Fonseque, socio di Georges Claude inventore della lampada al neon che aveva venduto all’artigiano francese la prima insegna realizzata con un tubo di vetro riempito di gas nobile.

Simone Cametti e Antifigure sfruttano i limiti e le potenzialità del neon per generare un ambiente di luce polifonico abitabile, memore delle sperimentazioni di Fontana alla IX Triennale di Milano, opera di luce come presenza scultorea, fisicamente invasiva.

Cametti presenta un fascio tronco-conico di tubi fluorescenti bianchi, smontati in un cinema durante una precedente residenza, e ricorre, per alimentarli, a un generatore elettrico a benzina particolarmente rumoroso. Per mantenere il controllo delle fonti energetiche e luminose bisogna innescare un meccanismo di accensione dello spazio quasi duchampiano. Attorno a questo ruota l’intera esposizione.

Antifigure risponde all’installazione con opere pittoriche e sonore site-specific. I lavori saranno presentati alternativamente, in maniera libera e non predeterminata nei diversi mercoledì di apertura. Dalle cacofoniche sonorità del generatore, si andrà poi a campionare dei suoni processati da un sintetizzatore analogico. Un’operazione erede lontana degli intonarumori futuristi. Verrà così creato un tappeto sonoro che, nella sua timbrica industriale e nell’equilibrio, rivelerà una sommessa ma presente componente pittorica.

Ogni mercoledì sarà possibile vedere un’opera diversa nata dalla collaborazione tra i due artisti.

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