Le responsabili del Kdu University College arrivano a Roma per rinnovare l’accordo con l’accademia
In virtù dell’accordo siglato da Rufa con il Kdu University College di Petaling Jaya, in Malesia, il 23 e il 24 marzo sono ospiti dell’accademia romana la vicepresidente dell’accademia malese, professoressa Hon Wei Min, e la direttrice del dipartimento di arti visive, Pouline Koh. Un’occasione utile non soltanto a mostrare alle due rappresentanti dell’istituzione malese gli spazi e gli strumenti di lavoro dell’accademia romana, ma anche per dare avvio uno scambio culturale destinato a produrre iniziative culturali proficue. «Stanno cambiando molto le cose negli ultimi tempi, soprattutto nel settore del privato. In Malesia l’offerta didattica è più tradizionale e punta più sul fornire agli studenti una forte conoscenza teorica – spiega la vicepresidente – questo però va a discapito della formazione pratica, che in alcuni casi risulta carente. Risultato? Gli studenti non sono preparati a fronteggiare il mondo del lavoro». L’idea di una sinergia con Rufa nasce quindi anche dalla necessità di sopperire a questa mancanza di offerta che, rivela Hon Wei Min, potrebbe essere colmata grazie all’introduzione di un master in design. «Visual and Innovation design – puntualizza – abbiamo bisogno anche di muoverci verso le nuove tecnologie e, dopo aver visitato i vostri laboratori, siamo rimaste davvero colpite. In Malesia abbiamo tante idee, ma a volte, abbiamo strumenti molto basilari per realizzarle». Con l’implemento dei corsi di design, inoltre, si cercherà di smentire l’idea che lo studio del design rende più difficile la ricerca di un lavoro: «I giovani studenti in Malesia sono spesso poco incoraggiati a imboccare questa strada, perché c’è la convinzione che non si possa intraprendere una carriera professionale con il design». Una convinzione, a detta loro, assolutamente sbagliata, specie in una cultura che sta facendo dell’arte una vera e propria risorsa identitaria: «Abbiamo una produzione artistica molto florida – afferma Pouline Koh – i nostri creativi guardano a Ovest, è ovvio, specie alla Francia, ma una forte stimolo deriva soprattutto dalla nostra tradizione orientale, specie da quella cinese».
Compenetrazione tra tradizione antica e contemporanea: questo è uno degli elementi di forza che la cultura capitolina condivide con quella malese. Ma non è tutto. Se c’è un elemento su cui Rufa e Kdu university college sono d’accordo è la grande apertura verso nuove possibilità che può derivare da questa collaborazione. Un’occasione di crescita e di cambiamento sia per gli studenti che per le stesse accademie: «Crediamo fermamente – sostiene Hon Wei Min – che i nostri studenti possano imparare molte cose e farne tesoro, portandole nel nostro paese. Abbiamo due culture molto antiche, con uno spirito artistico altrettanto forte, e dal loro incontro e dalla loro fusione, possono nascere idee molto positive. Noi crediamo in voi e voi credete in noi».
Quale miglior modo per cominciare questo percorso?